La ristorazione vale 71 miliardi

Cresce il valore della ristorazione in Italia. Il “fuori casa” è sempre più protagonista con un peso del 35% sul totale dei consumi alimentari delle famiglie nel 2016 (+1,1% rispetto al 2015). Quelli domestici, invece, sono calati dello 0,3% nel 2016 e soprattutto del12% tra il 2007 e il 2015, pari a una flessione di 18,4 miliardi di euro.

In particolare, i consumi in casa sono scesi dai 150 miliardi di euro del 2007 ai circa 132 miliardi del 2016, mentre quelli fuori casa sono cresciuti da 70,7 miliardi di euro a 71,1 miliardi. Lo dimostra l’ultimo rapporto sul settore stilato dal centro studi Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi.

Nel 2016 sono state 39 milioni le persone che hanno consumato almeno un pasto fuori dalle mura domestiche:
13 milioni lo hanno fatto almeno quattro-cinque volte a settimana (heavy consumer), 9 milioni due-tre volte a settimana (average consumer) e 17 milioni due-tre volte al mese (low consumer).

Il valore aggiunto dei servizi di ristorazione in Italia è stimato in circa 36 miliardi di euro. La situazione del nostro Paese è in controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove i consumi alimentari fuori casa hanno registrato nel complesso una significativa contrazione.

«I dati relativi al 2016 emersi dal rapporto confermano la ripresa dei consumi per il fuori casa e la centralità del lavoro nel settore, dimostrata dal forte aumento dell’occupazione», ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe. Ma il quadro non è tutto positivo. Nel 2016, prosegue Stoppani, «si è registrata un’elevata mortalità di imprese e un abbassamento della qualità…

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