Vino, il Chianti vola a Shanghai per conquistare la Cina

Il Consorzio Vino Chianti vola per la prima volta a Shanghai. Dal 7 al 9 novembre 34 aziende consorziate saranno presenti alla fiera internazionale Prowine con uno stand di 150 metri quadri per promuovere 200 etichette agli operatori cinesi.

Dopo il successo del tour in America Latina, il progetto del Consorzio Vino Chianti prevede altre tappe asiatiche nel 2017, da Seul a Singapore e Hong Kong.

Denis Pantini, responsabile Wine Monitor, l’Osservatorio del vino di Nomisma, spiega che «nel corso di un decennio l’import di vino nel continente asiatico è passato da 1,6 a 6,1 miliardi di dollari, arrivando così a pesare per il 17% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l’80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del 10% (+44,7% rispetto al 2010). Oggi rappresenta circa l’11% del consumo mondiale».

Come ricorda La Nazione, l’Asia pesa ormai per il 6,5% nell’export vinicolo italiano (contro il 4,6% di dieci anni fa) e rappresenta un importante mercato di sbocco per i vini rossi della Toscana: nel 2014, l’export nel continente di questa categoria ha superato i 41 milioni di euro, pari all’8% di tutte le esportazioni dei vini rossi toscani, con una crescita che, solo negli ultimi quattro anni, è stata del 186%.

«La risposta e la partecipazione delle nostre aziende – spiega Giovanni Busi(nella foto) presidente del Consorzio Vino Chianti – dimostra come le imprese del Chianti guardino alla Cina con estremo interesse. Una scelta più che comprensibile visto che il mercato cinese rappresenta ad oggi una grande opportunità per tutto il vino italiano. Vogliamo continuare questa espansione perché il Chianti possa essere pronto e apprezzato quando la richiesta di made in Italy in Cina raggiungerà livelli rilevanti».

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